Valentino Rossi parla del suo inizio di stagione e dello spettro del ritiro che continua ad aleggiare alle sue spalle ormai da anni.
Intervenuto ai microfoni de la Gazzetta dello Sport, Valentino Rossi ha fatto il punto sul suo inizio di stagione – non proprio soddisfacente – e sul suo futuro, con l’ombra del ritiro che ovviamente si fa sempre più ingombrante alle sue spalle.
Valentino Rossi allontana il ritiro: “Alla fine il tempo l’avrà vinta ma voglio rendergliela il più difficile possibile”
In tre gare Valentino Rossi ha raccolto solo 4 punti. Pochi. Decisamente pochi per poter essere soddisfatti. E alla luce dei risultati in molti sono tornati a chiedere il ritiro del Dottore. Solo che VR46 al momento non ha alcuna intenzione di appendere il casco al chiodo. È consapevole di star correndo una corsa contro il tempo ma è certo di avere ancora qualcosa da dare.
“So benissimo che alla fine il tempo l’avrà vinta, purtroppo per tutti è così, ma provo con tutte le mie forze a rendergliela il più difficile possibile, ecco. E questo è il solo motivo per cui ancora corro”.
L’avventura in Petronas
“Non voglio sputare nel piatto dove ho mangiato. Però in Petronas si sta molto bene, c’è una bellissima atmosfera, tanti ragazzi giovani, un team ruspante. È molto inglese, di base sono diversi da italiani e spagnoli, però è figo star qui. La mattina mi dà gusto entrare nel box, ci sono persone che danno l’anima“, ha detto Valentino Rossi, evidentemente stimolato dalla nuova esperienza.
Il momento del ritiro
“Quello che perdi smettendo di fare quel che ti piace di più è più di quello che guadagni nello smettere quando sei all’apice della carriera. E comunque non sai mai se è veramente finita: nel 2013, al ritorno in Yamaha, per tutti ero già finito. Invece, se non mi avessero rubato il Mondiale, nel 2015 ne avrei vinto un altro, sarebbe stato il decimo e avrebbe allungato la mia vita sportiva da vincente addirittura di sei anni”, ricorda Valentino Rossi ripercorrendo una delle pagine più difficili della sua carriera.